
Corre l’Europa. Piazza Affari la migliore
Wall Street parte bene. A New York, il Dow Jones mostra una plusvalenza dello 0,87%; sulla stessa linea l’S&P-500 che arriva a 3.270 punti. Aggiorna il record di ieri il Nasdaq 100 (+0,07%); leggermente positivo l’S&P 100 (+0,49%).
Arrivano nuovi segnali positivi dall’economia americana che continua a crescere dopo il crollo provocato dalla pandemia di Coronavirus. A giugno, l’indice che ne misura la performance, stilato dalla Federal Reserve di Chicago, è salito a 4,11 punti dai 2,61 del mese precedente; ad aprile, registrato un -17,89 punti.
Le Borse europee sono tutte in rialzo, con Milano che guida i listini e segna la performance migliore, mentre Francoforte ha azzerato le perdite del 2020. I mercati sono incoraggiati anche dall’ottimismo per i risultati portati dal vaccino allo studio dell’università di Oxford (leggi qui).
A Piazza Affari le banche spingono il listino principale al top da inizio marzo. In cima al Ftse Mib c’è Banco Bpm grazie alle indiscrezioni che la vedono in combinazione con UniCredit, con cui ci sarebbero stati contatti al vertice, o Mps. A passo rapido anche Cnh Industrial, Pirelli e Moncler, in attesa del cda del 27 luglio per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno. Pochi i titoli in calo, con Recordati, Diasorin e Buzzi in coda al listino principale.
L’accordo storico trovato dai Paesi europei sul Recovery Fund (leggi qui) dà sostegno alla moneta unica, che aggiorna i massimi di quattro mesi, ovvero dal 9 marzo. Il biglietto verde si è indebolito, scivolando ai minimi in quattro mesi, rispetto a un paniere delle maggiori valute. Anche la sterlina ha toccato il massimo in un mese a 1,2684 dollari.
Per quanto riguarda i metalli preziosi, l’oro resta sui massimi da settembre 2011. Giornata positiva anche per l’argento, salito oltre i 20 dollari l’oncia al massimo dal 2016.
Si muovono a rialzo i prezzi del petrolio che a luglio sta esibendo una bassa volatilità. Gli analisti di Mps Capital Services segnalano che, in Cina, il gigante statale Sinopec potrebbe tagliare temporaneamente l’attività di raffinazione a causa delle forti alluvioni lungo il fiume Yangtze.
di: Maria Lucia PANUCCI
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