
Continua la corsa all’oro. Euro sopra 1,15
E’ un avvio all’insegna dell’incertezza per i principali listini europei. Nei primi minuti di scambi prevalgono le vendite, con l’indice tedesco Dax che lascia sul terreno lo 0,03%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 cedono rispettivamente lo 0,3% e lo 0,25%.
A poco più di 24 ore dell’accordo storico sul Recovery Fund, gli investitori sembrano essere tornati in preda a un’ansia da Coronavirus, dopo che ieri il presidente Donald Trump, nel primo briefing alla Casa Bianca sull’epidemia da metà aprile, ha detto che la situazione “peggiorerà prima di migliorare“. Non a caso l’oro continua ad essere acquistato, con i contratti che salgono fino a quota 1.857 dollari l’oncia, record in 9 anni. Il lingotto beneficia dell’incertezza sul futuro dell’economia globale.
Contrastata l’Asia. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,58% a 22.751,61 punti. Bene la borsa cinese, con l’indice Shanghai Composite salito fino a +1,20%, e lo Shenzhen composite che ha messo a segno un rialzo fino a +1,50%. Hong Kong è invece sotto pressione con un ribasso dello 0,33%, mentre Seoul fa +0,13%.
I recenti acquisti che hanno interessato l’azionario cinese dall’inizio di luglio stanno preoccupando le stesse autorità del paese. La Commissione di vigilanza della Borsa, la China Securities Regulatory Commission, ha per esempio lanciato un allarme agli investitori, invitandoli a stare lontani da quelle società che forniscono finanziamenti illegali per il trading di margine, margin trading.
Il calo della borsa di Tokyo si spiega con il 13esimo mese consecutivo di contrazione per l’attività manifatturiera del Giappone. Il dato preliminare relativo al Pmi manifatturiero indica per il mese di luglio un rialzo a 42,6 punti, rispetto ai 40,1 punti precedenti. Ma il dato rimane in fase di contrazione, in quanto inferiore alla soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori inferiori a 50 punti – e tra fase di espansione – valori al di sopra).
Sul fronte valutario, il cambio euro-dollaro è salito nei mercati asiatici sopra 1,15, anche se al momento ritraccia leggermente a 1,152, -0,06%, il dollaro/yen è a 106,83, +0,07% e il cross sterlina/dollaro è a 1,271, -0,134%. Intanto sono in marginale calo i prezzi del petrolio. il Wti segna un ribasso dello 0,55% a 41,69 dollari e il Brent cede lo 0,43% a 44,13 dollari.
di: Maria Lucia PANUCCI
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