
Previsti sgravi per le neo assunzioni e proroga dei bonus. Cig Covid e blocco licenziamenti fino a fine anno
6 mesi di sgravio al 100% dei contributi per i neoassunti e 3-4 mesi di decontribuzione piena per i dipendenti che vengono fatti rientrare dalla cig. Ma non solo: Cassa Covid e stop ai licenziamenti almeno fino a fine anno. È questo lo schema di incentivi al lavoro da inserire nel decreto di agosto, il terzo dall’inizio della pandemia che dovrebbe essere varato dal Governo in una decina di giorni. Un pacchetto lavoro che assorbirà circa 13 dei 25 miliardi del nuovo deficit (leggi qui) e che potrebbe contenere anche la proroga del bonus da 600 euro per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo.
Novità anche sul fronte del fisco. Il Governo garantirà tempi lunghi, oltre i 24 mesi, per saldare Iva, ritenute e contributi rinviati a marzo, aprile e maggio. Il meccanismo, secondo quanto spiegato dal vice ministro dell’Economia Antonio Misiani, prevede di pagare quest’anno il 50% del dovuto (a rate) e di saldare il resto tra il 2021 e il 2022. «Abbiamo l’obiettivo di aiutare i contribuenti in una fase economica difficile, permettendo a chi doveva versare a settembre le imposte di marzo, aprile e maggio che sono state sospese di avere molto più tempo per farlo, la metà entro il 2020 l’altra metà nei due anni successivi», ha spiegato Misiani. Si sta anche valutando l’ulteriore misura del rinvio fino a novembre dell’emissione delle cartelle esattoriali. Una proposta che trova il favore di Fi che potrebbe valutare l’ok allo scostamento previsto per mercoledì solo a fronte di un rinvio delle tasse.
Il Governo sta valutando anche la possibilità di estendere a fine anno la moratoria sui mutui per le famiglie, attualmente prevista fino al 30 settembre. Si punta a inserire una norma per prolungare lo smart working nel settore privato fino a fine anno (o legandola all’eventuale proroga dello stato di emergenza). Sarà anche rafforzato il Fondo centrale di garanzia per i prestiti alle piccole e medie imprese con una dote di circa 800 milioni di euro.
L’Esecutivo ha già promesso a Comuni e Regioni un ulteriore ristoro dei mancati incassi di questi mesi: ai governatori dovrebbero andare 2,8 miliardi cui si aggiungerebbero circa due miliardi per i Comuni con altri 500 milioni per le città metropolitane, tutti con le casse vuote anche per l’assenza di turisti e, di conseguenza, per il sostanziale azzeramento della tassa di soggiorno.
Circa 1,3 miliardi dovrebbero essere stanziati per far ripartire la scuola in presenza e in sicurezza. Infine dovrebbero arrivare dei piccoli aiuti anche per il turismo. Una delle misure allo studio già nell’iter parlamentare del dl Rilancio era la possibilità di estendere l’ecobonus anche agli alberghi.
«Sarà un autunno sicuramente complicato. Bisogna determinare gli obiettivi e provare a ricostruire un paese diverso», ha commentato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
di: Maria Lucia PANUCCI
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