
Si tratta del tonfo peggiore di sempre
Notizie sconfortanti arrivano dagli Stati Uniti. Nel secondo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo Usa è crollato del 32,9% su base annualizzata, lievemente meglio del -34,5% atteso dagli analisti ma al ritmo più forte di sempre, dal 1947.
Un dato che sconta la fase più acuta della crisi sanitaria, avuta fra aprile e maggio, dopo un solo -5% registrato nei primi tre mesi.
Il peggioramento è stato determinato dalla brusca frenata dei consumi, ma anche dall’export, dagli investimenti e della spesa pubblica locale, solo parzialmente compensata dall’aumento della spesa federale.
Il PCE price index, una misura dell’inflazione, è visto in pesante rallentamento a -2,1% dal +1,7% precedente, mentre l’indice PCE core registra un -1,1% rispetto al +1,6% precedente.
di: Maria Lucia PANUCCI
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