
A luglio segna un -11,01%. Sul mercato italiano si sta riprendendo Fca
Viaggia ancora in rosso il mercato dell’auto per la crisi dovuta al Coronavirus ma la caduta sta rallentando. A luglio infatti, secondo il ministero dei Trasporti, le immatricolazioni della Motorizzazione (136.455 macchine) sono diminuite dell’11,01% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. A giugno c’era stato un -23,03%, mentre a maggio un -44,61% dopo un aprile in cui le vendite erano state quasi azzerate (-97,55%).
In particolare nel mese appena trascorso ci sono stati 273.622 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un -27,81% rispetto a luglio del 2019. Il volume globale delle vendite (410.077 macchine) ha quindi interessato per il 33,28% auto nuove e per il 66,72% quelle usate.
Sul mercato italiano Fiat Chrysler, nonostante le vendite siano ancora in calo, ha registrato un miglioramento rispetto ai mesi del lockdown. A luglio Fca ha immatricolato 31.044 auto, con una diminuzione dell’8,96% rispetto allo stesso mese del 2019. La quota di mercato segna una leggera crescita al 22,75% dal 22,24% di un anno fa. Nei primi sette mesi poi il gruppo Fca ha venduto 169.763 macchine, il 43,6% in meno rispetto a gennaio-luglio dell’anno scorso. La quota di mercato è scesa al 23,56% dal 24,34% dello stesso periodo del 2019.
«Il settore – ha commentato il Centro Studi Promotor – ha perso nei primi sette mesi dell’anno circa 9,6 miliardi di euro di fatturato con un mancato gettito per l’Erario, che soltanto per l’Iva sulle auto vendute in meno, è pari a 2,1 miliardi di euro». Le prospettive per gli ultimi mesi del 2020, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Csp, appaiono però positive. «Il Decreto Rilancio nella sua prima formulazione – ha affermato – praticamente ignorava l’automobile. In sede di conversione in legge è stato però accolto l’emendamento Benamati che tiene conto del principio che, nella difficilissima congiuntura attuale e in generale nella lunga e appena cominciata transizione all’elettrico, occorre sostenere anche l’acquisto di autovetture Euro 6 con alimentazioni tradizionali perché è dalla vendita di questo tipo di auto che vengono le risorse per la transizione all’elettrico. Anche se l’obiettivo di portare il numero di auto da immatricolare nel 2020 sui livelli del 2019 ( pari a 1.196.029) appare ancora lontano, gli incentivi in vigore, che riguardano anche le auto Euro 6 con qualsiasi alimentazione ma con emissioni di CO2 fino a 110gr al km, sono stati accolti molto favorevolmente».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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