L’utile del semestre scende a 9 milioni. Rivisti gli obiettivi per il 2020
Periodo nero per la Ferrari che ha chiuso il secondo trimestre 2020 con ricavi netti pari a 571 milioni di euro, in diminuzione del 42%. Le consegne totali sono 1.389, dimezzate rispetto all’anno scorso a causa della sospensione sia della produzione sia della distribuzione per l’emergenza Covid-19. La Ferrari ha chiuso il secondo trimestre 2020 con un utile netto di 9 milioni di euro rispetto a 184 milioni del secondo trimestre del 2019 (-95%). L’utile diluito adjusted per azione si è attestato a quattro centesimi di euro, rispetto a 96 centesimi di euro nell’esercizio precedente.
Secondo quanto si apprende la regione Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) e le Americhe hanno subito una flessione rispettivamente del 40,9% e del 52,6%. La Cina continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una forte diminuzione principalmente a seguito della decisione di anticipare le consegne nel 2019, oltre che per gli effetti della pandemia da Covid-19, mentre la regione Resto dell’Apac (Asia-Pacifico) ha segnato un calo del 27,9%.
Con questi risultati trimestrali il Cavallino Rampante ha deciso di rivedere gli obiettivi per il 2020, restringendo il range di guidance per l’anno in corso rispetto all’outlook diffuso a maggio. I ricavi netti saranno superiori a 3,4 miliardi, mentre prima erano indicati tra 3,4 e 3,6 miliardi. L’adjusted Ebitda è atteso a 1,075-1,125 miliardi, contro la stima precedente di 1,05-1,20 miliardi. L’adjusted Ebit è previsto a 0,65-0,70 miliardi (da 0,6-0,8 miliardi).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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