
Ieri intorno alle 22 auto e moto hanno iniziato a percorrere i 1067 metri del nuovo viadotto suonando il clacson
I genovesi potranno finalmente riattraversare in macchina o in scooter la loro amata città per andare da ponente a levante. Le due parti del capoluogo ligure sono finalmente ricucite grazie al viadotto Genova San Giorgio, inaugurato lunedì pomeriggio, alla presenza del premier Conte e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (leggi qui). Il ponte è stato aperto al traffico ieri sera alle 22, due ore dopo la tabella di marcia, al termine delle verifiche compiute dalla Direzione di Tronco di Genova di Aspi e dopo che la struttura commissariale è intervenuta per rifare un piccolo tratto di asfalto che si era rovinato per la pioggia battente di lunedì.
Il segnale è arrivato dalla centrale operativa di Aspi una manciata di secondi prima delle 22. A quel punto le due segnalazioni luminose che si trovano sull’arco di volta della galleria di Coronata sono passate dal rosso al verde simultaneamente. È stato quello il segnale: il personale di Aspi ha tolto le due transenne che chiudevano le corsie: il tratto di A10 che unisce il ponente e il levante della città è stato riaperto e le macchine hanno potuto circolare. E’ stato un momento di festa collettiva: le auto hanno attraversato il ponte suonando i clacson mentre i motociclisti hanno fatto il segno della vittoria con una mano.
E’ un nuovo inizio per Genova che deve dare speranza di un futuro migliore in cui quello che è accaduto due anni fa, con il crollo parziale del ponte Morandi che ha spezzato 43 vite, non avvenga mai più.
D’altronde il viadotto Genova San Giorgio. con la sua struttura imponente d’acciaio e cemento armato è stato fatto per durare ma anche per non dimenticare.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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