
Negativi i listini asiatici. L’oro scambia sopra i 2.060 dollari. A Piazza Affari giornata di conti per molti titoli bancari
Le Borse europee aprono in leggero ribasso con gli investitori interessati, oltre che alle trimestrali di alcune grandi compagnie, come Credit Agricole, Nintendo, Motorola Solutions, anche alla Banca d’Inghilterra che ha appena confermato la sua politica monetaria, con i tassi fermi allo 0,1%.
In avvio l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,32%. A Francoforte il Dax è piatto con un -0,03% e a Parigi il Cac40 segna un -0,37%.
Nel frattempo, negli Usa continuano i dialoghi tra i due principali partiti per cercare di trovare un pacchetto di misure per la ripresa dopo la pandemia di Covid-19. Il dato di contagi nel Paese si avvicina pericolosamente ai cinque milioni.
Continuano inoltre le provocazioni a distanza tra Stati Uniti e Cina sulle tematiche commerciali. Ieri il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha ribadito di voler mettere al bando alcune app cinesi “non affidabili“, tra cui TikTok e WeChat.
Giornata negativa per le Borse asiatiche, trainate dalle tensioni geopolitiche tra Usa e Cina. Hong Kong guida la discesa al -1,52%, seguono Tokyo al -0,49% e Shanghai al -0,48%. Chiusura col segno più invece per i principali indici di Wall Street, col Dow Jones solido a +1,39%, l’S&P 500 a +0,64% e il Nasdaq a +0,52%. Contrastati i Futures dei listini statunitensi, ma comunque vicino alla parità, in una forbice compresa tra -0,02% e + 0,2%.
Sul versante valutario continuano le perdite del dollaro, seppur in misura lieve. L’euro guadagna il +0,15% sul biglietto verde arrivando a 1,1879 e proseguendo il rally in corso da settimane. Anche la sterlina britannica si apprezza sulla divisa americana (+0,10% a 1,3125). Dollaro debole pure sullo yen giapponese, in perdita dell -0,07% a 105,45.
Positive le commodities. L’oro sembra inarrestabile e dopo aver abbattuto il muro dei 2.000 dollari l’oncia prosegue la sua scalata, scambiando intorno ai 2.062 dollari (+0,64%). Per quanto riguarda il petrolio il Wti, che in settimana aveva scambiato sotto i 40 dollari al barile, adesso sembra essersi ripreso, e viaggia sui 42,29 (+0,24%). Bene anche il Brent, +0,58% a 45,43 dollari al barile.
Giornata importante per l’Italia a livello di dati macro: alle ore 10:00 infatti verrà diffuso il dato della produzione industriale di giugno 2020, che rappresenterà un indicatore importante della ripresa economica del Paese dopo la crisi sanitaria. Un dato significativo che verrà anche dalla Germania, dove saranno divulgati gli ordini all’industria di giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
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