
276 i morti. Le vittime sono soprattutto gli uomini (83,3%), con un’età media di 59 anni
Sono 51.363 i contagi da Covid-19 sul luogo di lavoro segnalati all’Inail dall’inizio dell’epidemia, con 1.377 casi in più solo a luglio. I casi mortali denunciati nel complesso sono 276 con 24 lo scorso mese. Le vittime sono soprattutto uomini (83,3%), con un’età media di 59 anni.
Dall’analisi territoriale emerge che più di 8 denunce su 10 sono concentrate nell’Italia settentrionale: il 56,3% nel Nord-Ovest e il 24,2% nel Nord-Est, seguiti da Centro (11,8%), Sud (5,7%) e Isole (2%). La Lombardia è la regione più colpita, con oltre un terzo dei casi denunciati (36,2%) e il 43,8% dei decessi.
Il 71,6% del complesso delle infezioni denunciate e il 23,4% dei casi mortali si concentra nel settore della Sanità e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (Asl) porta all’80,6% la quota dei contagi e al 33,7% quella dei decessi avvenuti in ambito sanitario. Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione.
La categoria professionale dei tecnici della salute si conferma la più colpita dal virus, seguita dagli operatori socio-sanitari (21%), dai medici (10,3%), dagli operatori socio-assistenziali (8,9%) e dal personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,7%).
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: