Ampia flessione dell’export su base annua del 12,1%
A giugno si consolida la ripresa del commercio estero, avviata a maggio, verso entrambi i mercati di sbocco, UE ed extra UE. È quanto emerge dagli ultimi dati Istat che sottolinea come sia più intensa la crescita per le importazioni (+16,1%) rispetto alle esportazioni (+14,4%). «L’incremento su base mensile dell’export – precisa Istat – è dovuto agli aumenti delle vendite sia verso i mercati extra UE (+15,6%) sia verso l’area UE (+13,3%)».
Malgrado la crescita a maggio e giugno però nel secondo trimestre 2020 la variazione rispetto al trimestre precedente resta ampiamente negativa per export (-24,8%) e import (-21,8%), a causa del forte calo registrato ad aprile.
A giugno l’export registra ancora un’ampia flessione su base annua (-12,1%), ma in netta e progressiva attenuazione rispetto a maggio (-30,4%) e aprile (-41,5%); la contrazione è più marcata verso l’area extra UE (-15,1%) rispetto a quella UE (-9,2%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla flessione tendenziale dell’export si segnalano prodotti petroliferi raffinati (-62,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-24,9%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-8,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,4%) e autoveicoli (-20,5%). In aumento su base annua le esportazioni di computer, apparecchi elettronici e ottici (+12,6%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+2,3%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla caduta dell’export sono Stati Uniti (-22,4%), Spagna (-21,7%), Francia (-9,7%), Regno Unito (-11,2%) e paesi OPEC (-17,1%). In aumento le vendite verso Svizzera (+4,7%), Belgio (+7,5%) e Giappone (+8,1%).
Secondo quanto riporta l’Istat la flessione dell’import è più ampia (-15,6%) ma anch’essa in evidente diminuzione (era -35,2% a maggio), ed è sintesi del calo degli acquisti da entrambi i mercati, più marcato dall’area extra UE (-17,9%) rispetto all’area UE (-13,8%).
Nel mese di giugno si stima che i prezzi all’importazione aumentino dello 0,1% su maggio e diminuiscano del 6,5% su base annua.
di: Maria Lucia PANUCCI
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