
Il Paese sta eliminando gradualmente le apparecchiature cinesi dalle sue reti di telecomunicazioni a causa dell’acuirsi di una crisi sui confini tra i due Paesi
Dopo Francia, Italia, Australia e Regno Unito anche l’india banna Huawei. Il Paese sta eliminando gradualmente le apparecchiature cinesi dalle sue reti di telecomunicazioni a causa dell’acuirsi di una crisi sui confini tra i due Paesi. A riportare la notizia è il Financial Times, anche se al momento Nuova Delhi non ha emesso alcun divieto scritto formale sui fornitori di apparecchiature cinesi come Huawei e ZTE, né il governo del primo ministro Narendra Modi ha formalizzato posizioni pubbliche in tal senso. «È ora chiaro che il Governo non consentirà accesso alle apparecchiature cinesi – ha detto al FT un dirigente del settore delle telecomunicazioni. – Il gioco è davvero finito. Il dipartimento delle telecomunicazioni indiano ha già vietato i test 5G con i fornitori cinesi».
Secondo il funzionario era improbabile che Nuova Delhi bandisse formalmente Huawei o altre società di apparecchiature cinesi per timore che ciò provocasse una risposta dura da Pechino. Ma ha comunque puntualizzato che l’amministrazione di Modi è molto diffidente nei confronti degli investimenti cinesi in infrastrutture sensibili. I due Paesi vicini, entrambi dotati di armi nucleari, hanno attualmente decine di migliaia di soldati ammassati lungo il loro confine conteso sull’altopiano tibetano, dopo una rissa mortale che ha provocato la morte di almeno 20 soldati indiani.
Huawei è uno dei tre maggiori fornitori di apparecchiature per le telecomunicazioni in India, che è il secondo mercato mobile al mondo, con oltre 850 milioni di utenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
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