In asta fino a 8,25 mld nel nuovo Btp a cinque anni e nelle riaperture di quello a 10 anni e del Ccteu. In evidenza Tim, Mps, Mediobanca
Piazza Affari è ben impostata con i futures di Wall Street positivi (+0,63% il Dow Jones e +0,54% l’S&P500) dopo l’intervento di Powell in occasione di Jackson Hole (leggi qui) e dopo la notizia delle dimissioni imminenti del premier nipponico, Shinzo Abe (guarda qui).
L’indice Ftse Mib sale dello 0,53% a quota 19.952 punti. Tim guadagna l’1,57% a 0,408 euro con la proposta del governo sulla rete unica che verrà discussa dal cda di lunedì (approfondisci qui). Intanto il fondo Macquarie sta preparando un’offerta vincolante per la quota del 50% detenuta in Open Fiber. E’ attesa entro i primi di settembre e valuterebbe l’intera controllata di Enel (+0,37% a 7,64 euro) 7,7 miliardi di euro, debito incluso.
Tra le banche salgono Bper (+1,50% a 2,366 euro), Intesa Sanpaolo (+0,84% a 1,819 euro), Mediobanca (+0,85% a 7,57 euro), Unicredit (+1,31% a 8,272 euro) e Mps (+3,63% a 1,49 euro).
Lo spread Btp/Bund staziona a quota 147 punti base. Stamani il Tesoro metterà a disposizione fino a 8,25 miliardi nel nuovo Btp a cinque anni e nelle riaperture di quello a 10 anni e del Ccteu. I tassi sono visti in lieve rialzo. Il rendimento del nuovo titolo febbraio 2026 (cedola 0,50%) ieri in chiusura, ha segnalato Reuters, quotava sul mercato grigio a circa lo 0,56% da confrontare con lo 0,46% di fine luglio sul vecchio titolo luglio 2025. Analogamente, il tasso del Btp decennale (dicembre 2030) valeva l’1,09% rispetto all’1,04% di fine luglio.
di: Maria Lucia PANUCCI
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