
Chiude il primo semestre con un –430 milioni di euro, più dei -250 milioni di un anno fa
Conti in rosso per Alitalia che ha chiuso i primi 6 mesi di quest’anno con una perdita di 430 milioni di euro a causa del Coronavirus, più dei 250 milioni di un anno fa. Nello stesso periodo ha trasportato quasi 3,6 milioni di passeggeri, in calo di quasi il 65% sullo stesso arco temporale del 2019 come conseguenza del lockdown e del blocco degli spostamenti fino gli inizi di giugno. È quanto emerge dall’elaborazione del Corriere della Sera sulla base dei report consultati.
Nonostante questi numeri neri il vettore tricolore sembra però essere riuscito a contenere meglio di altre compagnie l’impatto della pandemia che ha messo ko diversi settori, tra cui quello aereo. Tra aprile e giugno infatti Alitalia ha perso per viaggiatore imbarcato meno della metà di Klm e Lufthansa, un terzo di Air France, un sesto di EasyJet e un ottavo di Iag, la holding che comprende British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus.
Se poi Alitalia ha registrato circa 545 milioni di euro di ricavi, in flessione del 62% rispetto a un anno prima, è andata molto peggio agli altri vettori. Nei primi 6 mesi British Airways ha chiuso con 2,45 miliardi di euro di perdite mentre l’anno scorso aveva avuto 873 milioni di profitti. Lufthansa ha segnato -1,71 miliardi (di cui -1,1 miliardi soltanto nel secondo trimestre) a fronte di 361 milioni di guadagni nello stesso periodo del 2019. Air France ha archiviato il periodo con -1,6 miliardi (-1,06 miliardi tra aprile e giugno), mentre un anno prima il rosso era di 94 milioni.
Per quanto riguarda le perdite per passeggero il buco record lo registra Iag che segna -4.242 euro a cliente, ma fanno male anche Air France (-1.600), Lufthansa (-1.251), Klm (-1.060). Alitalia invece, registrando un -525 euro, supera Ryanair (-370) e Wizz Air (-153).
di: Maria Lucia PANUCCI
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