
“E finché non si trova un vaccino, test di massa per rilanciare economia”
«Molto del debito accumulato per far fronte all’emergenza Coronavirus non sarà ripagato da noi ma da persone che oggi sono molto giovani. Per questo dobbiamo investire nella loro istruzione: per essere sicuri che i giovani siano preparati a questa nuova società e che non debbano subire altri sacrifici». L’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi torna a parlare di Covid e di come i Governi stanno gestendo la crisi scatenata dalla pandemia, lanciando un messaggio preciso: gli stimoli economici dovranno essere canalizzati a favore di quei settori che possono creare nuovi posti di lavoro per i giovani, piuttosto che per salvare quelli vecchi e difendere lo status quo. «I sussidi dovranno scendere e al tempo stesso si creeranno nuovi posti di lavoro per i giovani – ha spiegato. – I Governi hanno dato la giusta risposta con l’aumento del debito e del deficit per ammorbidire l’impatto del Covid ma dovremmo spendere molto di più per la salute visto che la pandemia ha messo in rilievo l’importanza di avere buone strutture sanitarie».
Detto questo, nonostante la giusta risposta data da chi sta al potere, secondo Draghi solo “la scoperta del vaccino eliminerà tante incertezze che ci sono al momento” . Inoltre, “finché non sarà trovato un vaccino anti-Covid, per rilanciare l’economia servono test di massa e tracciamento“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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