
“La situazione, soprattutto sul versante delle attività delle imprese del terziario che operano nel turismo, rimane molto difficile e complessa”
A luglio cala il disagio sociale dopo i picchi del periodo del lockdown ma siamo ancora ben lontani dal tornare alla situazione pre-Covid e quello che si prospetta sarà un autunno difficile. A dirlo è Confcommercio che sottolinea come il Misexy Index, l’indice che segna appunto il disagio sociale, si è attestato due mesi fa su un valore stimato di 24,1, in ridimensionamento di due punti rispetto a giugno. «Il ridimensionamento dell’area del disagio sociale, rilevato negli ultimi due mesi, rispetto ai picchi raggiunti ad aprile e maggio, difficilmente potrà configurarsi come l’inizio di una fase di rapido ritorno sulle posizioni di inizio anno», si legge in una nota.
La situazione, soprattutto sul versante delle attività delle imprese del terziario che operano nel turismo, rimane molto difficile e complessa. Secondo Confcommercio vi è ancora un’ingente quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese. I segnali di ridimensionamento di lavoratori indipendenti rappresenta “un preoccupante indizio di riduzione di base produttiva conseguente alla chiusura di imprese piccole e piccolissime“.
Nonostante il sostanziale ritorno alla normalità ed il modesto incremento registrato nel numero di persone occupate si rileva ancora un deficit di ore lavorate pro capite nel confronto annuo. Anche il numero di scoraggiati si conferma su livelli storicamente elevati. A luglio 2020 le ore autorizzate di Cig state oltre 327 milioni di ore a cui si associano circa 155 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà, in crescita rispetto al mese precedente. Del totale oltre il 93% aveva causale Covid-19, dato sostanzialmente in linea con quanto rilevato negli ultimi mesi. In termini di ore di Cig effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a Ula, si stima che questo corrisponda a oltre 1,1 milione di unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche, secondo Confcommercio, ha portato il tasso di disoccupazione esteso al 19,1%.
Quanto poi al carrello della spesa, ha registrato un calo dello 0,1% a luglio.
di: Maria Lucia PANUCCI
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