
Ha fatto acquisti in cinque società. I motivi? Il prezzo basso e la necessità di diversificare il suo portafoglio
Il “sol levante” non gode di molta fortuna, ultimamente, almeno per quanto concerne le questioni economiche. Il sole è un po’ velato, insomma. Il Giappone ha conosciuto un grande periodo di gloria finanziaria e una grande crisi negli ultimi 30 anni, e ora il suo leader Shinzo Abe ha deciso di abdicare per motivi di salute, causando grande apprensione nei suoi connazionali e sui mercati.
Mentre tutto il mondo sta alla finestra in attesa di capire quali saranno le sorti dell’ex colosso asiatico, c’è però un uomo che ancora una volta, com’è abituato a fare, ha spiazzato tutti. Si tratta di Warren Buffett, figura ormai mitologica della finanza speculativa internazionale, che proprio sfruttando questa ambasce ha deciso di puntare su alcuni conglomerati giapponesi, investendo 6,3 miliardi di dollari, in controtendenza alla massa. L’ “oracolo di Omaha”, chiamato così non solo per le sue origini, banalmente, ma per la sua proverbiale capacità di intuire trend di mercato, formando una vera “scuola” che pende dalle sue labbra, ha infatti acquisito oltre il 5% di società cosiddette sogo shosha, realtà tipiche del Giappone specializzate nel commercio multi-prodotto: Mitsubishi Corp, Mitsui & Co, Sumitomo Corp, Itochu Corp e Marubeni Corp. Le partecipazioni della Berkshire Hathaway, società attraverso la quale Buffett opera, che recentemente ha investito anche nell’immobiliare italiano, dureranno per parecchi anni, e non è escluso che possano proseguire e crescere fino al 9%.
Ma perché il grande vecchio si è lanciato in questa mossa, quando tutti stavano voltando la schiena agli orientali? Certamente non si tratta di un regalo per i suoi 90 anni: non solo, almeno, visto che Buffett ha stupito sempre con colpi di scena, come quando nel ’83 acquistò per la sua festa un negozio di mobili. Il motivo è piuttosto da ricercare in altri due fattori. Il primo è il prezzo: quando scende, è il momento per comprare. L’ha insegnato lui, volete che non lo applichi? Il secondo è la necessità di diversificare il suo portafoglio.
Sappiamo che l’ “oracle” è legato agli USA, quindi considerata l’instabilità internazionale ha deciso di spostare l’asset in Giappone, scommettendo su un segmento che io stesso vi consigliai mesi fa, quello delle commodities, le materie prime, metalli e minerali in particolar modo. Pensate che Buffett si recò per la prima volta in Giappone nel 2011 per studiare un possibile investimento, e solo nel 2019 ha iniziato a comprare obbligazioni in yen. Cautela all’insegna del “value investing”, investimenti a lungo termine, basso prezzo e su settori strategici.
Ancora una volta questo anziano signore ci ha impartito una lezione magistrale sulle regole auree della finanza, nozioni semplici che tutti possiamo seguire.
di: Matteo VALLÉRO
Direttore editoriale Business24
articolo uscito nella rubrica IL CAPITALE sul quotidiano La Verità di ieri 03 Settembre 2020