In studio il Vice President Sales & Marketing dell’azienda, Davide Sartini
Fondata nel 1979, UNIFILL inizia la sua attività come contoterzista per poi concentrarsi nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il packaging primario, diventando negli anni leader mondiale nella produzione di macchine termoformatrici verticali. Le macchine di UNIFILL sono in grado di realizzare contenitori monodose per il settore alimentare, farmaceutico, cosmetico, cura del corpo e degli animali.
Abbiamo intervistato Davide Sartini, Vice President Sales & Marketing dell’azienda che ci ha raccontato UNIFILL:
«Amo definire UNIFILL una multinazionale tascabile. La nostra sede operativa è in provincia di Modena, lungo la via Emilia, nel cuore della Packaging e Motor Valley. Un territorio straordinario contraddistinto da eccellenze tecnologiche grazie alle quali si è creato un ecosistema industriale unico che coinvolge imprese, università, enti di ricerca e associazioni di categoria che generano, tutte insieme, contributi e contaminazioni intersettoriali eccezionali. Questa collaborazione in diversi settori permette anche alle piccole imprese di crescere e di essere competitive nel mercato globale. Siamo presenti in 43 paesi, dal 2000 abbiamo una sede commerciale in Cina e quest’anno, nonostante l’emergenza Covid-19, abbiamo confermato gli investimenti programmati con l’apertura di un ufficio commerciale negli USA e uno in Germania. Siamo un’azienda flessibile e resiliente che è riuscita, anche in questo momento, a non fermare mai la produzione. La nostra organizzazione e la struttura dei costi ci permette di assorbire oscillazioni di domanda, quindi si potrebbe affermare che la nostra cinghia di trasmissione tra costi e ricavi è molto corta ed essere situati in Emilia Romagna, dove la meccanica di precisione è un asse portante della nostra economia, è un plus significativo».
Come vede lei il futuro del Packaging?
«E’ difficile fare previsioni ma i dati ci confortano indicandoci una strada. Sta al manager riuscire a vederla e mettere in atto una strategia. Nei prossimi anni il mondo del packaging cambierà radicalmente e dovremo abituarci a prodotti confezionati in modo differente. Aziende come UNILEVER, P&G e L’Oréal hanno già dichiarato che passeranno alla plastica riciclabile e aumenteranno il loro impegno a favore di un packaging più sostenibile. Il processo di trasformazione green è una realtà e UNIFILL lo sta affrontando in maniera strutturata attraverso politiche articolate di medio-lungo periodo, collocate all’interno di un framework più ampio che implica necessariamente la collaborazione organizzata di diversi attori della filiera produttiva. La vera sfida è quella di realizzare, in futuro, un packaging sostenibile ma anche durevole e in grado di garantire la sicurezza dei consumatori, senza alterare in alcun modo il prodotto».
Come avete affrontato l’emerga Coronavirus e come state progettando il dopo?
«Le nostre priorità in piena emergenza sono state, e sono tutt’ora, la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, garantire le forniture ai nostri clienti e i pagamenti ai fornitori. Questa pandemia creerà un solco profondo che indebolirà le nostre economie. Ne usciremo provati ma ci lasceremo l’incubo Coronavirus alle spalle e allora dovremo essere pronti a cogliere le opportunità. Questo è il motivo per cui UNIFILL ha deciso di investire in tecnologie, nel digitale e in nuovi modelli di business compiendo un profondo processo di trasformazione green e digitale».