
Gentiloni: “Se calcoliamo male i tempi della rimozione delle misure pandemiche rischiamo di danneggiare le economie europee”
«La ripresa osservata nel terzo trimestre è irregolare, incompleta e asimmetrica, dopo un catastrofico secondo trimestre ed è circondata da molta incertezza, sugli sviluppi del mercato del lavoro, sui problemi di liquidità delle aziende e dalla seconda ondata di Covid-19». A parlare è stata la presidente della Bce Christine Lagarde al termine dell’Eurogruppo informale di Berlino. Per Lagarde le misure di sostegno all’economia prese dagli Stati membri “devono restare finché la crisi è finita“, ovvero non prima del 2022.
La presidente ha appoggiato il discorso di Gentiloni sia riguardo al calcolo delle tempistiche che sul Patto di Stabilità. «Se calcoliamo male i tempi della rimozione delle misure pandemiche rischiamo di danneggiare le economie europee. Nel quadro dell’attuale incertezza sarebbe rischioso rimuovere il sostegno troppo presto, perché altrimenti si potrebbe bloccare la ripresa ed anche farlo troppo tardi in quanto occorre tenere d’occhio la sostenibilità», ha spiegato il Commissario.
Quanto al Patto di Stabilità, ha precisato che le regole stabiliscono che la clausola di sospensione si attivi in caso di grave peggioramento economico di tutta l’UE, quindi, vi si tornerà quando questa “severa recessione” sarà finita nel complesso dell’UE, non in ogni singolo Paese dell’Area. «Oggi – ha assicurato – non abbiamo discusso le tempistiche ma a fine anno si tornerà a parlare della revisione del Patto, nella direzione della semplificazione e della pro-ciclicità, per arrivare ad una conclusione l’anno prossimo».
di: Maria Lucia PANUCCI
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