
Nel Lazio non riaprirà un istituto su tre perché non ci sono le aule. La ministra Azzolina rassicura: “Entro ottobre 2,4 milioni di banchi nuovi, già inviati 94 milioni di mascherine”
Oggi è il gran giorno. Dopo circa 6 mesi oltre 5,6 milioni di studenti italiani sono tornati in classe e hanno potuto rivedere dal vivo amici e compagni di classe. Complessivamente, considerando le aperture differenziate Regione per Regione, saranno 8,3 milioni gli alunni che torneranno quest’anno a fare lezione in presenza: 7.507.484 negli istituti statali e circa 860 mila nelle paritarie. «Gli studenti hanno tanta voglia di tornare in classe e riappropriarsi della socialità. Questo sarà un anno complesso, lo sappiamo, ma abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà se ognuno farà responsabilmente la propria parte – ha detto il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. – Sarà una bellissima giornata».
Al di là degli entusiasmi sono ancora molte le criticità da risolvere. A partire dai nomi di chi si siederà dietro alle cattedre: dopo lo stop causato dal Coronavirus, le stime parlano di circa 60 mila posti ancora non assegnati. I docenti considerati fragili, cardiopatici o malati oncologici, verranno destinati a nuove mansioni in segreterie o biblioteche, lontani dagli studenti. Ancora nessuna risposta invece sulle graduatorie per sostituire i 13 mila insegnati risultati positivi al tampone.
Tra le categorie sottostimate per la ripartenza non ci sarebbero solo gli insegnanti: «Mancano anche i collaboratori scolastici – avverte Maddalena Gissi della Segreteria Generale Cisl Scuola – e alcune realtà avranno problemi perfino nel garantire il distanziamento sociale all’ingresso».
Non tutte le Regioni poi sembrano riuscire ad arrivare pronte alla data stabilita. «Nel Lazio il 30% delle scuole non riaprirà. Abbiamo ancora 16 mila studenti senza un’aula», ha spiegato l’assessore regionale Claudio Di Berardino.
Intanto la Azzolina, ospite ieri sera a Live – Non è la d’Urso ha annunciato che entro ottobre arriveranno 2,4 milioni di banchi nuovi mentre già sono state inviate 94 milioni di mascherine. «Sto parlando con tantissimi dirigenti scolastici, i quali mi dicono che non hanno mai avuto soldi come in questo momento – ha spiegato la ministra. – Abbiamo dato 330 milioni di euro nel decreto Rilancio e il commissario straordinario, Domenico Arcuri, ha indetto una gara per i banchi. Stiamo mettendo noi i soldi come Stato. I nostri studenti hanno il diritto di avere dei nuovi arredi. Stiamo arrivando al 100% di distanziamento per tutti a scuola. Sono stati fatti tantissimi lavori di edilizia scolastica leggera, abbiamo investito circa 300 milioni di euro e abbiamo ricavato 30 mila spazi in più».
di: Maria Lucia PANUCCI
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