I viaggi internazionali hanno visto un tracollo del 65%
Quadro nero per il turismo, non solo italiano ma globale. Il settore ha perso, a causa del Covid-19, nel primo semestre del 2020 460 miliardi di dollari, circa cinque volte le perdite registrate nel 2009 per la crisi finanziaria globale. L’ha stimato l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO).
In questo periodo gli arrivi generali hanno visto una caduta totale del 65%. Si tratta di un crollo senza precedenti, dovuto al fatto che molti Paesi hanno chiuso le loro frontiere e introdotto restrizioni di viaggio in risposta alla pandemia. Nel solo mese di giugno, rispetto allo stesso periodo del 2019, c’è stato un crollo del numero di arrivi turistici del 93%.
Entrando nello specifico, nei sei mesi del 2020 l’Europa ha registrato un 66% degli arrivi turistici. Le Americhe (-55 per cento), l’Africa e il Medio Oriente (entrambe -57 per cento) hanno pesantemente sofferto dei crolli. Ma il dato peggiore viene dall’Asia-Pacifico dove il crollo è stato del 72%.
Ormai l’estate è alle porte ma per il futuro qualche spiraglio di luce c’è. «L’ultimo World Tourism Barometer mostra il profondo impatto della pandemia sul turismo, un settore da cui dipendono milioni di persone per la loro sussistenza. Tuttavia viaggi internazionali sicuri e responsabili sono ora possibili in molte parti del mondo ed è imperativo che i Governi lavorino strettamente col settore privato per smuovere di nuovo il turismo globale. L’azione coordinata è la chiave», ha commentato il segretario generale dell’UNWTO Zurab Pololikashvili.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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