
Le figure più ricercate dopo il diploma saranno invece quelle del comparto amministrativo, dell’industria e dell’artigianato
Medici, infermieri, ingegneri ed esperti del settore giuridico. Saranno questi i professionisti più richiesti dal mercato del lavoro nel prossimo quinquennio tra quelli che prevedono un titolo universitario. Lo rivela l’ultima stima elaborata da Unioncamere relativa ai fabbisogni occupazionali tra il 2020 e il 2024. In questo intervallo di tempo ci saranno circa 900 mila laureati e altrettanti diplomati, chiamati a integrare o sostituire il personale uscente per limiti di età. Ma trovare un posto una volta ottenuto l’agognato titolo sarà più o meno difficile a seconda dell’indirizzo che si è scelto.
A livello di istruzione universitaria, i comparti che registreranno il maggior fabbisogno di nuova forza lavoro da qui fino al 2024 saranno quelli medico, sanitario e paramedico (173.100 unità), economico (118.900) e di ingegneria (117.100), seguiti da insegnamento e formazione (104.200), giuridico (87.600) e politico-sociale (59.000). Per quanto riguarda quest’ultimo attenzione però perché si prevede un’eccedenza di offerta rispetto alle capacità di assorbimento del mercato. Ci saranno infatti 7.000 laureati in più all’anno rispetto al fabbisogno reale.
Se il 34% della domanda totale di lavoro riguarderà i laureati, il 35% sarà assorbita invece dai diplomati. Le figure più ricercate saranno quelle del comparto amministrativo (260.000 unità), dell’industria e artigianato (243.000). Anche qui, però, si nota una situazione di eccesso di offerta per i licei e per l’indirizzo tecnico del turismo, enogastronomia e ospitalità.
di: Maria Lucia PANUCCI
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