
Nonostante le tensioni entrambi i negoziatori vogliono chiudere l’accordo entro ottobre
La Brexit è ancora in primo piano nell’agenda politica di UE e Regno Unito e dopo le tensioni infuocate dei giorni scorsi, ora si intravede qualche barlume di speranza sulla possibilità che si giunga ad un accordo.
Da entrambe le parti infatti è emersa la volontà di proseguire con i negoziati e di scongiurare a tutti i costi un no deal. Dal Regno Unito stanno arrivando segnali di collaborazione. «Continueremo a lavorare duramente per colmare queste lacune nei colloqui la prossima settimana, senza compromettere la nostra posizione fondamentale di essere un Paese indipendente», fanno sapere fonti ufficiali.
Dopo la minaccia di ritorsioni legali per il progetto di legge presentato da Boris Johnsons al Parlamento britannico (leggi qui), anche da Bruxelles sono giunte parole più concilianti. Ursula Von der Leyen ha dichiarato che la decisione di Johnson di introdurre una legislazione che consente al suo Governo di violare l’accordo di recesso già stipulato è stata “una sorpresa molto spiacevole” ma ha anche insistito sul fatto che occorre continuare a focalizzarsi sul raggiungimento di un’intesa: «Sono ancora convinta che si possa fare».
Intanto il tempo stringe e il Regno Unito non naviga in acque tranquille. L’economia è ancora oppressa dalla pandemia che rimane un vero e proprio incubo per il Paese e la stessa BoE ha richiamato l’attenzione sull’incertezza della ripresa (guarda qui).
Gli scenari potrebbero davvero peggiorare con un mancato accordo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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