
Il settore bancario globale è nel mirino dopo la notizia di documenti confidenziali del Governo Usa su movimenti di grandi somme in diversi istituti internazionali ricollegabili a fondi illeciti
E’ una partenza negativa quella delle principali Borse europee ad inizio settimana, sulla scia dell’aumento dei casi da Coronavirus che pesano sul sentiment di mercato nel mondo. Nei giorni scorsi l’Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito che il Covid-19 “non sta andando via” ed anzi la situazione in Europa viene definita “allarmante“.
In questo contesto il Dax lascia sul terreno circa l’1%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 indietreggiano rispettivamente dello 0,86% e dello 0,89%.
Anche Piazza Affari inizia la seduta con il segno meno. In avvio il FTse Mib, reduce dall’oltre -1% di venerdì scorso, cede lo 0,7% a quota 19.388 punti. Tra i singoli titoli si segnala l’avvio difficile di CNH a oltre -3%. Male anche i titoli oil con oltre -2% per Tenaris e -1,28% PER Saipem. Cede terreno anche Eni (-1,57%) complice anche lo stacco acconto cedola pari a 0,12 euro per azione.
Oggi è il settore bancario globale al centro dell’attenzione dopo che nelle scorse ore BuzzFeed News e altri media, citando documenti confidenziali del Governo Usa, hanno scritto che nel corso di due decenni diversi istituti internazionali hanno mosso grandi somme di denaro ricollegabili a fondi illeciti. Nel mirino sono finiti nomi importanti come quelli di Hsbc, JPMorgan Chase, Deutsche Bank, Standard Chartered e Bank of New York Mellon. I dati si riferiscono al periodo tra il 1997 e il 2017 e coinvolgerebbero capitali per due mila miliardi di dollari.
In ogni caso la reazione della Borsa non si è fatta attendere e a Hong Kong, dove sono quotate Standard Chartered e Hsbc, i titoli sono arrivati a perdere quasi il 4%. L’indice di Hong Kong ha ceduto l’1,55% e lo Shanghai Composite lascia sul terreno lo 0,55%, mentre Tokyo oggi è chiusa per festività.
Tra le commodities ritraccia il prezzo del petrolio mentre la terza tempesta tropicale in un mese, battezzata Beta, si appresta a raggiungere le coste del Golfo del Messico: stamattina il Wti segna un ribasso dello 0,34% a 40,97 dollari, il Brent cede lo 0,37% a 42,99 dollari. L’oro perde lo 0,16% a 1.958 dollari l’oncia.
Nel valutario, il cambio euro/dollaro è a 1,187, in aumento dello 0,26%, il dollaro/yen tratta a 104,31, -0,23%, mentre il cross tra sterlina e dollaro è a 1,296, +0,31%.
L’agenda macro-economica prevede pochi dati in uscita oggi. Da monitorare solo l’indice Chicago Fed.
di: Maria Lucia PANUCCI
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