
“La ripresa è incerta, disomogenea e incompleta. Siamo pronti ad agire ma facendo scelte giuste”
«Chiedere alla Bce di cancellare il debito pubblico sarebbe come chiedere di violare i Trattati europei e penso che un punto su cui bisogna martellare di fronte a queste richieste è che i debiti vanno ripagati». A parlare così è la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante l’Assemblea Parlamentare franco-tedesca in merito alle richieste di cancellazione dei debiti pubblici detenuti dall’istituto tramite l’accumulo di titoli di Stato. «È chiaro che oggi interveniamo su tutta la curva e compriamo anche obbligazioni che maturano a 30 anni», ha aggiunto.
La Lagarde ha sottolineato che nell’Eurozona “la riprese economica resta molto incerta, disomogenea ed incompleta” ma che a 6 mesi dall’introduzione delle misure anticrisi “i mercati si sono stabilizzati e l’offerta di credito è stata preservata”. «Questi sviluppi – ha aggiunto – permetteranno il ritorno dell’inflazione verso livelli coerenti con i nostri obiettivi di medio termine al mantenimento ella stabilità dei prezzi. Tuttavia l’incertezza del contesto attuale esige una valutazione molto attenta delle nuove informazioni, incluso il tasso dei cambi, e delle loro implicazioni per l’inflazione nel medio termine. Il Consiglio direttivo della Bce resta pronto a aggiustare l’insieme dei suoi strumenti, in maniera adeguata per garantire il raggiungimento dei suoi obiettivi. Se vengono intraprese le azioni giuste ora questa crisi può essere un’opportunità per noi per creare le condizioni per una crescita più inclusiva, più verde e più digitale».
Ed in merito al Pepp, la numero uno della Bce ha ribadito che si tratta di uno strumento “eccezionale” adottato alla luce proprio della natura “eccezionale” di questa crisi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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