
Peggiorano le stime dell’Ilo sull’impatto della crisi Covid-19 nel mondo
A causa del Covid nel secondo trimestre sono andate perse ore di lavoro equivalenti a mezzo miliardi di posti. A dirlo è Ilo Monitor: Covid-19 and the world of work“, il rapporto dell’Onu che analizza l’impatto globale della crisi Covid-19 sul lavoro. Nello specifico si stima che nel secondo trimestre siano state perse ore di lavoro equivalenti a 495 milioni di posti a tempo pieno, con un meno 17,3% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. «Lo scorso giugno – ricorda l’Ilo – si stimavano perdite equivalenti a 400 milioni di posti (prendendo a riferimento una settimana di 48 ore lavorative)».
E la situazione non migliorerà nell’imminente futuro. Sul terzo trimestre sono attese perdite equivalenti a altri 345 milioni di posti a tempo pieno. E le prospettive sul quarto trimestre sono a loro volta peggiorate: in questo caso le ore perse attese equivalgono a 245 milioni di posti, con un meno 8,6% su base annua.
Sempre secondo lo studio dell’Ilo, sull’insieme dei primi 9 mesi del 2020 si verificherà una perdita lorda di redditi da lavoro pari a 3,50 miliardi di dollari, con un calo del 10,7% su base annua. Questa cifra, precisa l’ente dell’Onu, esclude i sostegni erogati tramite sussidi pubblici.
I cali più marcati si sono verificati nei Paesi con livelli di reddito procapite medi, con flessioni che hanno superato il 15%. L’area delle Americhe è stata la più colpita su scala globale, con cali dei redditi da lavoro del 12,1%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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