
In caso di mancato adempimento al primo ottobre, scatta la sanzione e viene assegnato un nuovo indirizzo di posta certificata
Il Decreto Semplificazioni ha stabilito che entro il primo ottobre tutte le imprese in forma societaria e individuale devono comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata attivo. La comunicazione deve essere data in via telematica al Registro delle imprese per quanto riguarda le ditte e le società e all’Ordine di appartenenza per i liberi professionisti ed è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria.
In caso di mancata comunicazione viene assegnato un nuovo e diverso indirizzo PEC al professionista o alla società. Inoltre viene applicata una sanzione amministrativa che va dai 206 ai 2064 euro per le società e dai 30 ai 1548 euro per le imprese individuali.
I professionisti hanno l’obbligo di diffida ad adempiere entro 30 giorni, altrimenti possono essere sospesi dall’albo fino alla comunicazione del domicilio digitale.
Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la pubblica amministrazione, è un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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