
“Il debito pubblico, salito già prima Covid, resta sostenibile”
«Il debito pubblico italiano è sostenibile ai costi attuali. Il problema sono gli effetti distorsivi che nascono dal debito alto, su come fare gli investimenti pubblici». A parlare è stato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, al Festival Economia 2020.
«L’aumento del debito pubblico quest’anno – ha ricordato – è dovuto al combinato disposto di maggiore spesa pubblica e quindi necessaria per sostenere economia colpita da Covid e contemporaneamente una caduta delle entrate legata all’economia andata così male ma il debito pubblico italiano è salito prima, non tanto per la finanza pubblica fuori controllo ma per l’economia stagnante, non in grado di generare le risorse necessarie per sostenere il debito di un paese, e quello implicito, legato ad esempio alla previdenza. Quest’ultimo è un aspetto cruciale».
Per quanto riguarda l’utilizzo dei 37 miliardi del Mes che ancora sta infiammando la maggioranza con il M5s contrario ed il Pd favorevole, Visco non ha dubbi: dal punto di vista economico potrà dare solo vantaggi. «Non c’è la troika, non esiste in questa ipotesi di ricorso al Mes – ha sottolineato. – Questa speciale linea di credito è stata attivata in seguito alla pandemia e, sebbene sia gestita dallo stesso organismo, ha finalità e struttura completamente diverse: è un programma di “scopo” per le spese sanitarie e non ci sono condizionalità come nei programmi tradizionali salvo quella che interventi ci siano effettivamente stati e che abbiano riguardato l’ambito sanitario».
Secondo Visco l’unico problema potrebbe essere quello dello stigma, ma quello è legato all’utilizzo cattivo dei fondi e alla comunicazione e per questo c’è la necessità di una discussione nell’ambito del Consiglio europeo e tra i Capi di Stato e Governo che devono mettere in luce le loro intenzioni nell’uso del Mes.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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