
Lo annuncia il presidente Pasquale Tridico
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è il nuovo strumento che dal primo ottobre 2020 va a sostituire definitivamente il pin di accesso ai servizi digitali e permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Il nuovo sistema velocizza le pratiche rendendo più agevole il rapporto tra privato e PA e vuole avere un effetto benefico anche sulla cassa integrazione. Lo annuncia il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: «con il passaggio a Spid avremo un impatto positivo. Siamo già passati alla verifica telematica con la banca, che conferma che l’Iban corrisponde al codice fiscale: la prestazione potrà essere erogata più rapidamente – spiega, e poi aggiunge – si tratta di un passaggio epocale da una modalità di accesso ai servizi dell’Istituto verso un’altra modalità, più sicura, unica e che dà un grande contributo alla digitalizzazione del Paese».
Oggi, Inps rilascia quotidianamente 5 mila pin al giorno mentre in fase di emergenza Covid si è arrivati a quota 40 mila. Visti i numeri, è previsto un anno di transizione con una campagna di sensibilizzazione per chi è già in possesso del proprio pin.
Per alcune categorie di persone non è previsto il passaggio all’identità digitale Spid: minori di 18 anni, cittadini Ue o extra Ue che non hanno un documento italiano e persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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