
La svolta green è evidente soprattutto in Europa. Gli investimenti Esg hanno retto l’impatto Covid meglio di quelli tradizionali
La green economy sta prendendo sempre più piede. Negli ultimi 10 anni il mercato sostenibile è cresciuto rapidamente, superando alla fine del 2019 i 30.000 miliardi di dollari di asset detenuti nei cinque principali mercati mondiali (Stati Uniti, Canada, Europa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda), con un aumento di oltre il 30% rispetto al 2016. A dirlo è l’ultimo Business and Finance Outlook dell’Ocse dedicato quest’anno alla finanza sostenibile e resiliente.
Se si guarda agli investimenti sostenibili, l’Unione europea è in testa per il totale delle attività impegnate, con un importo stimato superiore a 14 mila miliardi di dollari, davanti agli Stati Uniti (più di 12 mila miliardi di dollari).
Gli investimenti cosiddetti Esg (Environmental, Social and Governance, ambientali, sociali e di governance) hanno retto l’impatto Covid meglio di quelli tradizionali. «Nel primo trimestre del 2020, la diffusione della pandemia ha esercitato pressioni al ribasso sui mercati finanziari, ma i partecipanti al mercato della finanza sostenibile hanno osservato che i fondi e gli indici Esg hanno avuto performance superiori rispetto agli investimenti tradizionali – scrive l’organizzazione. – Diversi attori del mercato come Bloomberg, Morningstar e MSCI hanno mostrato la migliore reazione dei fondi e degli indici Esg rispetto a quelli standard, con questi strumenti che hanno perso meno valore rispetto agli indici tradizionali durante la recessione».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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