
Bene alcune banche e società attive nelle infrastrutture. Giù Bper
Mentre le Borse europee si confermano deboli, dopo il primo, infuocato duello tv tra Trump e Biden in vista delle elezioni USA (leggi qui), Piazza Affari è l’unica che resiste al vento delle vendite, grazie al buon andamento delle banche e di alcune società attive nelle infrastrutture. Milano continua infatti la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,09% sul Ftse Mib. Nonostante i prezzi del petrolio ai minimi da due settimane tra le crescenti preoccupazioni sul futuro della domanda mentre la pandemia peggiora, Eni sale dello 0,03% a 6,667 euro, Saipem dello 0,54% a 1,406 euro e Tenaris dello 0,97% a 4,171 euro.
A deprimere il Ftse Mib è invece Bper con un calo del 3,38% a 1,884 euro dopo che il CdA ha approvato le condizioni dell’aumento di capitale da 802,2 milioni di euro con un prezzo di sottoscrizione a 0,90 euro per azione, a sconto del 30,97% (guarda qui). Inoltre perdono oltre un punto percentuale Atlantia, che ribadisce la volontà di cedere Aspi e di proseguire quindi i colloqui con Cdp, STM, Banca Mediolanum, Cnh Industrial, DiaSorin.
Di segno opposto, ma con incrementi marginali, Poste italiane, Azimut, Mediobanca e Generali.
Infine, sale dell’1,74% a 2,22 euro Iren che ha confermato la strategia di crescita attraverso l’incremento progressivo degli investimenti (più che raddoppiati rispetto al precedente piano) e della marginalità generata con un ebitda atteso a fine 2025 a 1,16 miliardi (+240 milioni rispetto al 2019).
di: Maria Lucia PANUCCI
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