
Negli USA 20 mila dipendenti positivi al Coronavirus ma l’azienda corre ai ripari
Il colosso delle consegne Amazon ha dovuto affrontare dure critiche in seguito all’emergenza sanitaria da Coronavirus. Quasi 20 mila tra i dipendenti facenti capo all’azienda di Jeff Bezos sono risultati positivi al Coronavirus nel solo territorio statunitense.
Nei magazzini si è vissuta un’impennata di domande di invio articoli perché il Paese in pieno lockdown ha fatto per la maggior parte solo acquisti online e secondo quanto affermato dai lavoratori, Amazon non avrebbe fatto abbastanza per mantenere i suoi dipendenti al sicuro sul luogo di lavoro.
Il problema dei contagi tra i lavoratori si è esteso in Spagna e in Italia: in 1500 hanno firmato una petizione per ottenere più misure di sicurezza.
Amazon ha risposto alle accuse: il numero di dipendenti che hanno avuto la malattia comprenderebbe anche i lavoratori della catena di negozi alimentari Whole Foods Market. Pertanto i contagiati nei magazzini sarebbero quindi meno di quanto affermato dai detrattori.
Tuttavia a seguito delle polemiche per le condizioni definite “totalmente insufficienti” Amazon ha messo in atto misure di sicurezza più severe e ha avviato un proprio laboratorio di test anti-covid per controllare i lavoratori. Entro novembre il colosso americano conta di arrivare a 50 mila test al giorno in 650 siti tra magazzini e Market.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/ANSA
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