
Le piccole e medie imprese possono richiedere la sovvenzione online entro l’8 ottobre
Fin dallo scorso luglio Facebook ha annunciato un piano ad hoc per supportare le piccole e medie imprese, definite la spina dorsale dell’economia nazionale. Ora quell’operazione diventa realtà: il gigante della Silicon Valley ha avviato un programma di sovvenzioni per le PMI con sede a Milano o Roma, nelle città in cui il social ha un ufficio. Si tratta di due milioni di euro stanziati per le oltre 580 imprese del territorio.
Secondo una ricerca condotta da Facebook con la collaborazione di Ocse e della Banca Mondiale il 66% delle piccole e medie imprese italiane ha subito un tracollo delle vendite e il 27% ha ridotto il numero di dipendenti andando ad infoltire le schiere dei disoccupati. Allo stesso tempo il 48% dei consumatori ha incrementato gli acquisti online così che, oltre a dover far fronte alla mancanza di entrate, le PMI devono rapidamente trasformare il proprio business dal punto di vista digitale. «Anche un piccolo supporto finanziario può fare molto – sottolinea Facebook in una nota – le risorse economiche potranno essere utili per piccole spese essenziali e i crediti per generare fatturato attraverso il marketing e le vendite online».
Per richiedere il bonus le imprese possono presentare domanda online sul sito di Facebook entro l’8 ottobre 2020. Per risultare idonee devono essere attive da più di un anno, avere tra i due e i 50 dipendenti e avere sede nelle province di Roma e Milano. Oltre a dimostrare di aver attraversato un momento di difficoltà a causa della pandemia. Tutti i paesi ammissibili sono consultabili nel documento “Termini e Condizioni” online.
Le PMI che risultano idonee riceveranno un contributo in denaro di 2.133 euro e crediti pubblicitari per un valore complessivo di 1.280 euro. «La crisi da Covid-19 è molto di più di una crisi di salute pubblica, è una profonda crisi economica – spiega Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia – le piccole imprese sono state duramente colpite e siamo consapevoli che hanno bisogno di liquidità, formazione e supporto alla digitalizzazione, poiché le abitudini di acquisto dei consumatori si stanno spostando sul digitale».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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