
Buone notizie sul fronte della fattura energetica e petrolifera in calo di 9,7 miliardi di euro rispetto allo scorso anno
La pandemia ha provocato un crollo dei consumi petroliferi e della domanda di energia. La conferma arriva dall’Unione Petrolifera, l’associazione che rappresenta le compagnie del settore, nella relazione 2019-2020, presentata nel corso dell’assemblea annuale.
Per il 2020 si prevede una domanda in calo del 6% rispetto allo scorso anno, il più forte degli ultimi 70 anni. A farne le spese sono soprattutto i prodotti petroliferi. Le più recenti previsioni indicano per il 2020 un calo dei consumi petroliferi di circa 9 milioni di tonnellate (-15%), di cui 3,4 milioni di tonnellate in meno sono di gasolio, 1,2 milioni riguardano la benzina e 3 milioni sono di carboturbo.
Sul fronte gettito, dato il crollo due consumi, le accise porteranno in cassa minori entrate per quattro miliardi di euro rispetto al 2019, cui si aggiungono altri due miliardi in termini IVA.
Nota negativa anche dal lato investimenti, attesi in contrazione di un terzo rispetto al 2019.
Il crollo dei consumi petroliferi fa però scendere anche la fattura petrolifera, ovvero il costo che l’Italia sostiene per l’approvvigionamento di greggio. Per quest’anno si stima un calo di 9,7 miliardi di euro rispetto al 2019 a tassi di cambio e quotazioni petrolifere invariate.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: