
La partita si gioca sulle tempistiche e sul valore nominale
Per utilizzare il proprio bonus del 110% ci sono diverse opzioni tra cui scegliere con altrettante variabili da considerare. Si può usufruire direttamente della detrazione, si può cederla a un altro soggetto e infine c’è anche da considerare la possibilità del prestito ponte.
Chi sceglie di usare direttamente la detrazione ne sfrutta tutto il valore nominale ma su un periodo di tempo medio-lungo. Inoltre, per quanto riguarda il superbonus e differentemente da quanto avviene per i bonus minori, chi non dispone di un Irpef capiente difficilmente potrà fare questa scelta e sarà costretto a cedere il credito. Bisogna considerare inoltre gli aspetti legati alla tempistica: se la casa viene venduta o ceduta ad altro proprietario la detrazione passa all’acquirente o al beneficiario, così come in caso di eredità diventa beneficio dell’erede.
Chi invece vende la detrazione monetizza subito il credito, ottenendo indicativamente l’80% del valore nominale, cioè una cifra che si aggira intorno ai 17.600 euro. Perciò è meno esposto alle problematiche che si legano ai tempi lunghi su cui si dipana il credito, ma perde qualcosa in termini di valore nominale.
L’ultima opzione è quella del prestito ponte. Chi non intende pagare interamente i lavori di tasca propria può valutare di farsi anticipare dalla banca il corrispettivo per la cessione del credito d’imposta. Un finanziamento che allevia la tensione sulle finanze familiari in caso di acquisto di un immobile da ristrutturare.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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