
Orario ridotto per favorire la formazione e stipendio immutato
Il Fondo nuove competenze è una misura del Governo introdotta con il decreto Rilancio e rafforzata in seguito dal decreto agosto. Si tratta di uno strumento alternativo alla cassa integrazione che può portare benefici sia alle aziende sia ai lavoratori.
I destinatari sono tutti i datori di lavoro del settore privato che abbiano stipulato gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa. In sostanza i lavoratori avranno un orario ridotto in azienda e durante le ore in surplus frequenteranno un corso di formazione che potrà essere erogato dall’azienda stessa, se in possesso di specifici requisiti tecnici, fisici e professionali. Altrimenti si potrà scegliere qualunque ente accreditato, comprese le università e le scuole superiori.
Lo stipendio non verrà decurtato perché queste ore saranno pagate dallo Stato, senza gravare quindi sulle spalle né dell’azienda né del lavoratore.
Attualmente il Fondo, istituito presso Anpal, ha una dotazione complessiva di 730 milioni. Per poter accedere serve un accordo collettivo da sottoscrivere entro il 31 dicembre 2020. Tale documento deve contenere i progetti formativi, il numero di lavoratori coinvolti nell’intervento, la quantità di ore (dell’orario di lavoro) da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze.
Non obbligatoriamente possono essere comprese attività formative finalizzate ad incrementare l’occupabilità del lavoratore anche per promuovere processi di mobilità e ricollocazione in altre realtà lavorative coerenti con il sistema regionale di certificazione delle competenze.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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