
La Banca Mondiale avverte: “115 milioni di persone spinte verso la povertà”
Uno studio di Ubs e PwC ha dimostrato che le cose, per i miliardari italiani, vanno bene nonostante la pandemia. Rispetto al luglio 2019 ci sono quattro tycoon in più, totale 40, i cui patrimoni hanno subito un rialzo del 31% passando da 125,6 a 165 miliardi di dollari.
I settori che hanno contribuito alla crescita della ricchezza della maggior parte di questi imprenditori sono il Consumer&Retail, l’Industrial e il Financial Services.
Ma i nuovi ricchi sono anche filantropi: la maggior parte dei billionaires del mondo ha investito nella lotta contro il Coronavirus per una cifra comprensiva che sfiora i 7,2 miliardi di dollari. Molti hanno fatto donazioni a fondazioni, ospedali e altre organizzazioni: la cifra si aggira intorno ai 5,5 miliardi ma non è comprensiva delle donazioni fatte in anonimato. C’è stato anche chi ha convertito le proprie attività riadattandole alla produzione di dispositivi di protezione individuale o ventilatori polmonari. Altri hanno avviato specifiche iniziative come la realizzazione di impianti per la produzione dei vaccini.
A livello mondiale, nonostante la pandemia, il paese che registra la maggior crescita della ricchezza dei miliardari è la Cina, seguita da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Hong Kong e Canada.
Man mano che la curva della ricchezza cresce, si fa più netto il divario con le soglie della povertà. L’emergenza sanitaria e la crisi economica che ne è seguita hanno portato a un drastico peggioramento delle condizioni di vita delle classi sociali più in difficoltà.
Secondo le stime della Banca Mondiale le persone spinte verso la povertà potrebbero raggiungere i 115 milioni. Per la prima volta dopo 20 anni il numero delle persone estremamente povere potrebbe arrivare a includere il 9,4% della popolazione globale e per la maggior parte i nuovi poveri saranno concentrati nei paesi a medio reddito.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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