
Il banchiere era stato presentato come proveniente dal “Terzo Mondo”. Obbligato alle dimissioni dopo uno scandalo
«Ho fatto il meglio che potevo, ma sono quello che sono e non posso cambiarlo. È l’essenza dell’ingiustizia prendersela con qualcuno per quello che è». Con queste parole l’ex Ceo di Crédit Suisse Tidjane Thiam ha passato l’incarico al suo successore, Thomas Gottstein. Le dimissioni sono arrivate dopo lo scandalo sui pedinamenti causato dal direttore generale Pierre-Olivier Bouée che aveva ammesso di avere ingaggiato degli investigatori per seguire l’ex dirigente Iqbal Khan.
Tidjane Thiam, ivoriano, si dichiara ancora oggi estraneo ai fatti ma le sue dimissioni sono state chieste in febbraio e la sua dipartita è passata sotto silenzio finché non ci ha messo lo zampino il New York Times. «Il suo essere nero è stato un fattore sempre presente nel suo mandato – hanno spiegato 11 dirigenti di Crédit Suisse – e ha posto le basi per questa liquidazione frettolosa».
Le tensioni erano esplose nel novembre 2019 durante una festa nella quale Thiam, 58 anni, dirigente della banca, era l’unico nero presente insieme alla compagna. A un certo punto della serata era entrato un secondo uomo di colore: un ballerino vestito da uomo delle pulizie con secchio e straccio, che aveva iniziato a danzare sulla musica anni ’70 facendo finta di pulire. Thiam aveva lasciato la festa, e oggi la banca si scusa: «Il compleano non era inteso in senso razzista – spiega Crédit Suisse – il racconto di quella sera è distorto e ci scusiamo se abbiamo involontariamente offeso qualcuno».
La versione di Tidjane Thiam e dei colleghi presenti è un po’ diversa. «In cinque anni al timone della seconda banca della Federazione – ha spiegato lo stesso interessato – la sfida principale è stata far dimenticare di essere proveniente dal Terzo Mondo». Con queste parole era stato presentato a un evento della banca, che pure allora dirigeva.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
Ti potrebbe interessare anche: