
“Per molti comparti il 2020 rischia di chiudersi con un calo a due cifre”. Corre solo l’e-commerce che segna +79% di frequenza negli acquisti dopo il lockdown
La crisi del commercio non è finita. Nonostante la ripresa generale delle vendite ad agosto, siamo ben lontani dal recupero delle perdite a causa della pandemia. A dirlo è l’ufficio studi della Confcommercio secondo cui il dato di agosto dopo lo stop di luglio “va accolto con favore, ma senza entusiasmi“. «I dati dalla riapertura ad oggi sono ancora insufficienti a far superare il dato negativo (-7,3%) accumulato nei primi 8 mesi da tutta la rete commerciale – sottolinea l’associazione. – Mentre la Gdo si è riavvicinata al dato positivo, le piccole superfici restano abbondantemente al di sotto con un -12,7%. Un recupero, dunque, ancora lontano per il commercio al dettaglio e soprattutto per i piccoli negozi».
Confcommercio ricorda che per molti comparti l’anno rischia di chiudersi con diminuzioni a due cifre. «Per evitare – aggiunge – l’implosione e la desertificazione dei centri urbani è più che mai necessario, in questa fase, attuare un percorso di sostegno agli investimenti e alla formazione del personale delle piccole e medie imprese nella direzione dell’innovazione e della digitalizzazione. Operazioni perfettamente finanziabili attraverso le risorse di matrice europea per la ripresa e la resilienza»..
In questo scenario continua invece a correre l’e-commerce. L’accelerazione impressa dalla pandemia allo shopping online non si è arrestata anche dopo il lockdown. Il periodo successivo, in particolare, ha visto crescere la frequenza all’acquisto online da parte degli utenti del 79%. E la consegna contactless, a casa come in ufficio, resta ancora quella preferita da oltre il 93% degli utenti. Complessivamente i volumi di transazioni online negli ultimi 12 mesi sono cresciuti del 15,4%, il 7% solo nel lockdown. Uno scenario che ha anche dei risvolti negativi perché alcuni servizi di eCommerce, dovendo gestire una domanda 10 volte superiore nella fase Covid, hanno avuto problemi nella logistica, con carenza di prodotti disponibili e casi in cui non è stato possibile neanche recapitare la merce.
di: Maria Lucia PANUCCI
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