
Si usano meno le carte di credito e di debito
Novità sul fronte dei pagamenti digitali: nel primo semestre del 2020 l’uso delle carte di credito è sceso del 18,8%, a favore delle carte prepagate e dei pagamenti contactless. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.
La pandemia ha sicuramente fatto la sua parte: le carte di credito sono spesso usate per spese importanti e richieste per settori come quello dei viaggi per turismo e lavoro, che è stato tra i più colpiti in assoluto dall’emergenza sanitaria. Difficilmente vengono usate per lo shopping negli store oppure online. Le carte di debito sono state colpite in misura minore perché sono ancora lo strumento preferito dalle persone per pagare nei negozi e al supermercato: hanno avuto una decrescita del 4,2% per un totale di 64 miliardi di euro nel primo semestre dell’anno.
«L’Italia è tuttora fanalino di coda in termini di pagamenti digitali in Europa – spiega Valeria Portale, direttrice dell’Osservatorio Innovative Payments – ma finalmente il Governo sta muovendo i primi passi nella giusta direzione con un piano ricco e completo di incentivi in materia». E infatti, spinte dalla fruizione del reddito di cittadinanza nonché dalla necessità di rispettare le misure di emergenza durante e dopo il lockdown, le carte prepagate hanno avuto un incremento del transato pari al 13,3%, circa 21,2 miliardi di euro.
Crescono moltissimo anche i pagamenti con carta in modalità contactless, che registrano un +17% per un totale di 760 milioni di transazioni e 31,4 miliardi di euro di importo. Questa sembra essere la vera sorpresa della seconda metà dell’anno, seguito dai pagamenti con smartphone in negozio che aumentano dell’80% circa rispetto al primo semestre del 2019 sfiorando gli 1,3 miliardi di euro.
«L’incertezza legata ai mesi a venire ci pone di fronte a due possibili scenari – conclude Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments – se il rimbalzo dei consumi nel secondo semestre sarà pari o maggiore rispetto alle prime evidenze post-lockdown, i pagamenti con carta riusciranno a far segnare un +1,7% attestandosi a 275 miliardi di euro complessivi nel 2020; se, al contrario, per un aggravarsi della crisi sanitaria ed economica i consumi faticheranno a recuperare, anche i pagamenti digitali finiranno l’anno col segno negativo».
Nel frattempo, le iniziative governative per favorire l’uso dei pagamenti elettronici a scapito del contante continuano: è previsto per il primo dicembre il debutto del bonus cashback, se il rimbalzo tra Camera e Senato non costringerà Giuseppe Conte a ritardarlo di qualche mese (leggi qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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