
La Commissione europea interviene sulle norme che disciplinano gli stipendi
È in arrivo a fine ottobre una direttiva europea che mira a disciplinare le norme per il salario minimo, per fare in modo che tutti i lavoratori ricevano uno stipendio sufficiente.
Secondo una recente analisi del Parlamento europeo, infatti, un modo per arginare le conseguenze della grande crisi dovuta all’emergenza sanitaria da Coronavirus è quello di adottare un provvedimento comune in materia di salario minimo. La pandemia ha messo in evidenza la presenza forte di categorie di lavoratori sottopagati che pure hanno continuato a essere operativi e produttivi: addetti alla logistica, alle pulizie, commessi, camerieri, lavoratori dei trasporti pubblici e operatori ecologici.
Il problema non riguarda solo quei Paesi nei quali il salario minimo non è previsto: nei 22 Stati in cui è stato introdotto, risulta comunque inferiore al minimo garantito dalla contrattazione collettiva nei Paesi che non lo prevedono.
La notizia di un intervento della Commissione europea sul salario minimo è stata accolta con entusiasmo dal M5S, che ha tenuto a precisare alcune condizioni: «il salario minimo in ogni Paese dello Stato membro non deve essere inferiore al 60% del salario mediano nazionale – ha spiegato l’eurodeputata Daniela Rondinelli – e al contempo non deve essere inferiore al salario mediano europeo. Solo così avremo a disposizione uno strumento capace di livellare verso l’alto gli stipendi dei cittadini europei».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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