L’85% dei giovani italiani è cosciente del pericolo
Secondo una ricerca condotta da Kaspersky e il Giffoni Innovation Hub sul fenomeno del catfishing, i giovani italiani sono iperconnessi fin dalla preadolescenza e la maggioranza di loro è ben consapevole dei pericoli della rete.
Il 40% dei ragazzi apre il primo profilo prima dei 12 anni e oltre l’80% prima dei 14. A oltre il 60% è capitato di imbattersi in profili falsi e di riconoscerli, e l’85% è ben consapevole della gravità del fenomeno.
Il catfishing è l’attività ingannevole praticata sui social network che prevede la creazione di profili falsi per aggirare altri utenti.
Le ragazze sono le più preparate sul tema: il 73% di loro ritiene importante sapere con chi si chatta realmente, rispetto al 50% dei ragazzi. Sempre il 62% delle ragazze risultano coscienti della serietà del problema, contro il 43% dei maschi della stessa età.
Il catfishing coinvolge soprattutto gli utenti giovanissimi. «Negli ultimi mesi c’è stato un forte aumento dell’uso dei dispositivi digitali necessari al lavoro da casa e alla didattica a distanza – commenta Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky – ma è cresciuto anche l’uso dei social e di nuove piattaforme di comunicazione. Per questo motivo è importante creare progetti e iniziative per una vita digitale sicura e per informare i ragazzi sui pericoli del mondo online».
Tra le motivazioni che spingono qualcuno a mentire sul proprio profilo adducendo a dati e foto false, il 22% dei giovani intervistati ritiene ci sia la vergogna per il proprio aspetto fisico. Il 44% di loro ha utilizzato almeno una volta profili falsi sui social, per divertimento, per libertà di commento, per timidezza o per aumentare like e commenti sul profilo personale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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