Ecco come cambiano le abitudini di acquisto a seconda della generazione di appartenenza
I millennials sono i giovani adulti di oggi, quelli nati tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta. La generazione Z invece comprende i ragazzi nati nel nuovo millennio, negli ultimi anni 90 fino al 2010. Si tratta di due generazioni vicine tanto a livello temporale quanto culturale, però ci sono differenze marcate nelle modalità di pensare che le aziende farebbero bene a tener presenti, soprattutto nell’era del post-Coronavirus.
Infatti, lo stravolgimento delle abitudini d’acquisto dovuto alla pandemia e l’arrivo di nuove piattaforme mediatiche sono alla base di una profonda diversificazione tra le fasce più giovani della popolazione.
La generazione Z è nata in un momento storico in cui il digitale è ormai una realtà consolidata. Forse proprio perché la maggior parte della loro vita si consuma online, i giovanissimi preferiscono vivere la classica esperienza di acquisto in negozio, per toccare con mano e provare in prima persona i prodotti che si desidera comprare. Sono il tramite perfetto tra lo store fisico e l’eCommerce online, tanto ibridi loro quanto l’interazione che richiedono: acquisti in store, ma con pagamento rigorosamente in digitale.
I millennials, oltre ad avere un rapporto meno stretto con i negozi fisici, sono meno propensi dei colleghi più giovani ad aspettare le promozioni e i saldi. La generazione Z è incline a spendere il proprio denaro in modo più pragmatico. Secondo una ricerca condotta da HSBC il 72% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato che trasferirebbe tutto o parte del denaro in un conto di risparmio, contro il 55% dei millennials, compresi tra i 25 e i 34 anni.
Un’ulteriore differenza riguarda la sostenibilità: la generazione Z è particolarmente attenta ad effettuare acquisti eco-sostenibili, perché più sensibile alla dinamica ambientale.
Tutte queste differenze influenzano le imprese, perchè un marketing generazionale può essere molto produttivo soprattutto in un momento storico come questo, con le piccole attività che stanno riaprendo con fatica dopo il periodo di lockdown.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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