
Ecco il modello della Sas e della NC State University negli Usa
L’analisi dei dati è un ottimo strumento per aiutare le società sportive e di intrattenimento a massimizzare la vendita dei biglietti senza gravare sulle misure di sicurezza e proteggendo così la salute delle persone.
Cinema, teatri e stadi sono stati grandemente colpiti dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus. Solo da poche settimane hanno riaperto al pubblico e la curva dei contagi in aumento rischia di ferire ulteriormente un settore già profondamente segnato.
Secondo la Sas, la società leader negli analytics che ha attivato una collaborazione con la NC State University negli Usa, è possibile ottimizzare i luoghi di intrattenimento creando configurazioni ottimali dei posti a sedere per ogni partecipante. Per farlo, la NC State University ha elaborato alcuni scenari in base a diversi obiettivi, tra la cui la partecipazione completa, le entrate, la percentuale di capacità e il numero di posti a sedere per il Carter-Finley Stadium, rispettando le direttive in merito al distanziamento sociale. La Sas con l’analisi dei dati si è inserita a questo punto del progetto per pianificare al meglio la vendita dei biglietti e l’affluenza allo stadio.
I dati danno la posibilità di esaminare diversi scenari e di orientarsi velocemente nel caso in cui dovessero cambiare ulteriormente le linee guida.
Il caso americano del Carter-Finley Stadium potrebbe essere facilmente applicato anche a teatri, spazi concerti, trasporti pubblici e aule scolastiche. I dati infatti prendono in considerazione le dimensioni dei corridoi e delle file, dei posti a sedere, i prezzi, la distanza che è possibile mantenere.
Ragionando in un’ottica in cui le misure di emergenza cambiano rapidamente ed è necessario essere altrettanto flessibili per non dover chiudere, l’analisi dei dati può essere la chiave di volta per i luoghi di intrattenimento nel post-lockdown.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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