
Secondo il report di T&E la quota di mercato in Europa triplicherà
Nonostante la pandemia da Coronavirus, le vendite di auto elettriche hanno subito un’impennata a partire dallo scorso gennaio, quando sono entrati in vigore gli standard europei sulle emissioni di CO2.
La maggior parte delle case automobilistiche sta lavorando per raggiungere gli obiettivi di emissioni previsti dall’Unione Europea, e si stima che la quota di mercato passerà dal 3% al 10% per raggiungere il 15% nel 2021.
Secondo un’analisi di Transport & Environment, con il sostegno di Kyoto Club, ci sono però dei rischi che potrebbero portare alla perdita di slancio dei veicoli elettrici dopo il 2021, perché gli obiettivi che l’UE si è fissata per 2025 e il 2030 risultano troppo poco ambiziosi. «Grazie agli standard di emissione le vendite di auto elettriche stanno esplodendo in Europa – spiega Veronica Aneris, Direttrice per l’Italia di T&E – mentre le emissioni di CO2 del nuovo immatricolato hanno registrato il più sostanzioso calo da quando la norma è entrata in vigore nel 2008». Bisogna assicurarsi che il trend positivo continui, soprattutto perché rimane molto alta la quota di mercato di auto inquinanti come i Suv che detengono il 39%.
Tra le case automobilistiche che stanno rispettando l’obiettivo europeo ci sono il Gruppo PSA, Volvo, il pool FCA-Tesla e il gruppo BMW. Invece Renault, Nissan, Toyota-Mazda e Ford mostrano ancora un divario per chiudere il gap. I più lontani dal traguardo di conformità sono il Gruppo Volkswagen, Hyundai-Kia, Daimler e Jaguar-Land Rover.
L’analisi mette in evidenza che il vertiginoso successo delle auto elettriche è destinato a placarsi: se la quota di mercato è passata in due anni dal 3% al 15%, visti gli obiettivi prefissati per il 2025 ci si può aspettare di vederla passare soltanto al 20% in quattro anni. A meno che il regolamento sulle emissioni non diventi più severo, naturalmente. «È indispensabile fissare una data per la fine della vendita di veicoli a combustione interna – spiega Gianni Silvestrini, il Direttore scientifico di Kyoto Club – al massimo entro il 2035 come ha recentemente deciso la California, ma possibilmente prima, al 2030».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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