
Il Cts si esprime sulle nuove regole contro il contagio
Il Governo sta lavorando al nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore giovedì. Secondo quanto emerso dalla riunione del Comitato Tecnico Scientifico le novità più importanti riguardano i giorni di quarantena obbligatoria e i tamponi: da 14 si passa a 10 giorni e per i positivi è previsto un solo tampone molecolare in uscita. Se l’esito fosse positivo, il protocollo prevede altri 7 giorni di isolamento seguiti da un nuovo test. In caso di ulteriore positività, 4 giorni di quarantena e un ultimo tampone, a seguito del quale verrà comunque ritenuto libero. Secondo alcuni studi internazionali infatti dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non sarebbe più in grado di infettare nessuno.
«Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positivà – spiega il Cts – si ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta».
Il ministro della Salute Roberto Speranza spiega che dopo settimane di misure più leggere il Governo è stato costretto a stringere le maglie sugli assembramenti e sugli orari dei locali, oltre che sulle feste private: il 75% dei contagi infatti avviene nelle relazioni familiari.
Le nuove norme sono nazionali e le Regioni potranno agire solo per un restringimento ulteriore delle disposizioni.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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