
Scade la sospensione governativa, ripartono gli accertamenti e le ingiunzioni
Il 15 ottobre riprende l’attività di accertamento e riscossione da parte dell’Agenzia delle entrate dopo i 7 mesi di sospensione voluti dal Governo con i decreti Cura Italia, Rilancio e Agosto, per far fronte alle difficoltà create dalla pandemia ai contribuenti.
«È chiaro che la ripresa non sarà immediata – spiega il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini – sarà una ripresa progressiva che nel corso dei mesi andrà diluendo e smaltendo gli arretrati, ma allo stesso tempo riprenderà l’attività ordinaria».
Dal 16 ottobre ripartiranno gli accertamenti esecutivi e le ingiunzioni, i versamenti delle quote richieste nelle cartelle di pagamento, gli avvisi di addebito e le rate nei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre. «Ogni anno circa 5.600 enti differenti affidano mediamente 29 milioni di singoli crediti da riscuotere – quantificata l’Agenzia – questi 29 milioni di singoli crediti, che ammontano in media a circa 80 miliardi di euro, sono relativi a più di 8 milioni di contribuenti».
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si è fermamente opposto a una proroga della sospensione: «abbiamo rinviato molte tasse – ha spiegato – siamo stati fra i governi che più hanno dilazionato i pagamenti, abbiamo anche sospeso per parecchi mesi tutte le cartelle, ed ora abbiamo detto all’Agenzia delle entrate che bisogna ripartire con gradualità».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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