
La Sanità inglese: “Siamo al punto di non ritorno”
Il Regno Unito si prepara all’eventualità di un secondo lockdown: una misura che tutti i Paesi sperano fortemente di poter evitare e che, visto l’innalzamento spaventoso del numero di contagi, per la Gran Bretagna potrebbe essere difficile schivare.
«Il Paese è ad un punto precario nella pandemia da Coronavirus – ha affermato il professor Peter Horby, presidente del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group e consulente del Governo di Londra – ma bisogna fare ogni sforzo per evitare il lockdown».
Molto atteso in giornata l’annuncio del premier Boris Johnson sulle nuove restrizioni. Secondo la Bbc Liverpool dovrebbe essere la città in cui verranno attuate le misure più rigide, perché conta attualmente 600 casi ogni 100 mila abitanti. «La missione vitale è ora proteggere l’Nhs, la sanità pubblica – prosegue Horby – dobbiamo fornire cure per tutti, quelli con il Covid e quelli senza. E il solo modo è tenere bassi i numeri del contagio». E sottolinea poi che alcuni ospedali nel nord dell’Inghilterra sono già sotto pressione e presto potrebbero avere le terapie intensive piene. «Dobbiamo fare delle scelte molto difficili – conclude – e agire molto in fretta».
Nel frattempo l’India supera i 7 milioni di contagi e si avvicina sempre di più al primato degli Usa tra le nazioni più colpite. L’Organizzazione mondiale della sanità riporta sul sito che ieri, a livello globale, si sono registrati 383.359 contagi, il 7,9% in più rispetto a venerdì. È il terzo record consecutivo di nuovi casi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
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