
Il governatore di Bankitalia spiega perché lo scenario economico post-Covid può essere problematico
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco si è espresso sulla situazione di incertezza che il Paese sta vivendo e che pesa in modo incontrovertibile sull’economia e sulle prospettive di ripresa.
«Lo stato d’incertezza in cui oggi viviamo è caratterizzato da tre fattori – spiega – il primo è sanitario, riguarda la durata della pandemia e i tempi per produrre e distribuire un vaccino. Il secondo è soggettivo e psicologico: a fronte dell’incertezza le imprese e tutti noi come consumatori tendiamo a procrastinare, a non consumare né investire. Poi c’è un terzo fattore: non sappiamo come ne usciremo».
Un fenomeno economico che preoccupa: la propensione al risparmio sale, il consumo aggregato scende e questo causa una riduzione dell’attività produttiva, dell’occupazione, del reddito. L’unica soluzione, secondo Visco, è intervenire con una politica di bilancio e monetaria: «è essenziale continuare ad avere politiche accomodanti – afferma – finché questa componente legata all’incertezza non scompare».
Secondo Visco, lo scenario post-Coronavirus può diventare pericoloso perché il debito sia pubblico che privato in Europa è già alto e crescerebbe di più con la deflazione. «La bassa inflazione può portare a mantenere basse le aspettative di variazione dei prezzi, queste a loro volta influenzano la crescita dei salari e, nuovamente, gli stessi prezzi – conclude – i tassi d’interesse nominali sono fermi ed è difficile riuscire a farli scendere ancora di più. A quel punto i tassi reali possono salire, con effetti negativi sulla domanda e un impatto anche sul debito, che salirebbe in termini reali».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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