Il rapporto del Censis sottolinea la sfida per economia ed aziende
L’instant report Censis-Eudaimon Lavorare durante e dopo il Covid-19: perchè è importante il welfare aziendale ha messo in luce alcuni dati importanti che riguardano l’economia e i lavoratori italiani alla vigilia di quella che sembrerebbe essere la seconda ondata della pandemia.
L’83,7% degli italiani si dice pronto ad affrontare l’emergenza sanitaria e le restrizioni a cui ci si preparava fin dalla scorsa estate: per il 55,1% il Governo è pronto e il 63,1% dei lavoratori considera pronta anche la propria azienda.
Il lavoro è il settore ad essere più cambiato a causa della pandemia, durante e dopo il lockdown: il 45,9% degli occupati pensa che il proprio impiego non potrà mai tornare alle modalità precedenti. In particolare sono i millennial e gli operai le fasce risultate più sensibili a questo tipo di cambiamento. L’autonomia negli impegni e negli orari di lavoro è rimasta la stessa secondo la maggioranza, ma per il 25,3% degli occupati adesso è più complicato conciliare lavoro, famiglia e tempo libero. Quest’ultimo dato si applica soprattutto ai lavoratori costretti ad essere presenti fisicamente per poter lavorare. Per chi lavora a distanza invece risulta migliorata la gestione dei figli.
Per quanto riguarda lo smart working, il 24,4% degli occupati lo ha sperimentato per la prima volta, il 34,8% tra i dirigenti, il 27,2% tra gli impiegati e solo l’11,3% tra gli operai. «Ecco la sfida che il Covid-19 ha lanciato alle aziende – si legge nella ricerca – riuscire a far cooperare persone con situazioni di lavoro e di vita diversissime tra loro. Il valore aumentato del welfare aziendale emergerà da questa sfida: garantire servizi adeguati a condizioni personali e lavorative molto diverse, intercettando i bisogni di ciascuno e fornendogli i servizi necessari. Riducendo così lo stress e le tensioni e migliorando la qualità della vita di tutti».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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