
Ce ne parla l’amministratore unico Peppe Krauss
Napoli è la patria della pizza e anche quella di Peppe Krauss, l’ideatore e il fondatore di Scugnizzonapoletano Srl, l’azienda che ha prodotto l’omonimo forno elettrico professionale, l’unico ad avere la certificazione dell’AVPN, l‘Associazione Verace Pizza Napoletana.
L’obiettivo è quello di dare un futuro certo alla pizza di Napoli: far sì che possa essere prodotta ovunque e sempre.
Lo Scugnizzonapoletano ha sconvolto il mondo della pizza perché pur essendo alimentato a elettricità da le stesse prestazioni di un qualunque forno a legna. Il progetto si basa sull’approfondimento scientifico delle soluzioni tradizionali a legna e mette a punto accorgimenti tecnologici rivoluzionari, che rimangono discreti nell’effetto finale. I resistori sono in nichelcromo, prodotti in sede e distesi per avere l’infrarosso. Il piano d’appoggio è in pietra vulcanica, l’elegante frontale in rame lavorato a mano.
Lo Scugnizzonapoletano vanta un’eccezionale resistenza a sessioni di lavoro prolungate, ed è in grado di arrivare alla temperatura di 420/440 gradi di media e poi di mantenerla senza lo sportello di chiusura. Questa è una novità eclatante che porta a diversi benefici: la bocca del forno aperta consente all’aria fredda di entrare e a quella calda di uscire, un processo che toglie l’accumulo di umidità che ristagnerebbe con un forno a bocca chiusa e conferisce alla pizza sia la giusta colorazione sia la fragranza per cui è famosa.
Si tratta di un prodotto altamente innovativo che, da quando è nato nel 2014, molto rapidamente si è diffuso in tutto il mondo. Disporre di un forno a legna comporta la necessità di rispondere a diversi requisiti: bisogna avere una canna fumaria dedicata unicamente al forno, che deve essere depurata lungo il percorso e che necessita di una manutenzione molto particolare e faticosa. Inoltre il forno a legna non può essere impiantato dappertutto. Per questo lo Scugnizzonapoletano rappresenta una rivoluzione tanto importante: è stato in grado di portare la pizza dove non sarebbe mai potuta arrivare, a partire dalle grandi catene alberghiere. Lo Starhotels a Roma, il Cipriani a Venezia, il Vesuvio a Napoli, sono solo alcune delle grandi realtà a cinque stelle che possono offrire nei loro menù la vera pizza napoletana grazie a questo prodotto quasi utopico.
E un’utopia lo era davvero pensare di disegnare, progettare e poi rendere reale un forno a legna senza legna. Lo Scugnizzonapoletano ha un impianto tecnologico ultra moderno, con la scheda elettronica a microprocessore a risparmio energetico, e unisce la semplicità di manovra alla straordinaria efficienza.
Il punto di forza dell’azienda è stato quello di inseguire un sogno apparentemente irrealizzabile e di renderlo reale: creare uno strumento che garantisca il futuro della pizza napoletana e dell’arte del pizzaiolo, un lavoro considerato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.